La supplementazione con aminoacidi essenziali si propone anche nelle situazioni di fragilità o di ridotta mobilità come si osserva a volte nelle persone anziane. Ma non solo.
Gli esiti di alcuni episodi di malattia, dall’ictus alle infezioni, richiedono una presa in carico anche dal punto di vista nutrizionale. Anche per contenere i danni derivanti dall’infiammazione. Al riguardo si registra un crescente interesse da parte degli addetti ai lavori.
Sostenere la massa magra nell’anziano
Nell’anziano l’inattività forzata, anche a causa dell’età avanzata e di eventuali disabilità o malattie croniche correlate, crea numerose problematiche aprendo verso un quadro di fragilità. Soffre il muscolo che va incontro alla perdita di massa magra con conseguenze ad ampio raggio. Nell’immediato, si riscontra la riduzione dell’autonomia personale ma anche ad alterazioni di carattere cardiaco, cognitivo e metabolico, come l’insulinoresistenza. La fragilità, inoltre, aumenta il rischio di incorrere in infezioni attraverso la progressiva riduzione della funzione immunitaria.
L’invecchiamento e la ridotta mobilità, spesso accompagnate da malnutrizione, richiedono, dunque, un supporto nutrizionale atto a prevenire o correggere tali disfunzioni insieme a un adeguato stile alimentare: la sola assunzione di proteine attraverso gli alimenti si può rivelare insufficiente. In quest’ambito numerose ricerche segnalano il ruolo delle miscele di aminoacidi essenziali, compresi i ramificati, insieme a probiotici, vitamine e sali minerali.
Il ruolo dei mitocondri
Gli aminoacidi essenziali, oltre a stimolare la sintesi proteica e dunque la ricostituzione di massa magra, aumentano il numero e la funzionalità dei mitocondri all’interno delle cellule. In questo modo si migliora il metabolismo energetico, essenziale per il buon funzionamento del muscolo, delle cellule del sistema immunitario e del sistema nervoso.
Va anche considerato il fatto che la ridotta attività fisica all’aperto, tipica dell’anziano, apre la strada a un metabolismo di tipo anaerobico (cioè che non consuma ossigeno), così come il restare a letto per lunghi periodi di tempo. Ciò aumenta il catabolismo e determina la produzione di molti “scarti” del metabolismo che vanno sotto il nome di sostanze ossidanti o radicali liberi. L’ossidazione, a sua volta, dà luogo a un aumento dell’infiammazione con effetti ad ampio raggio:
– degradazione delle proteine costituenti i muscoli à Perdita di massa magra
– ridotta produzione di anticorpi à Ridotta efficienza del sistema immunitario e maggior rischio di infezioni
– ridotta sintesi di neurotrasmettitori à Funzioni cognitive compromesse
– compromessa riparazione di tessuti danneggiati à Ferite e lesioni da decubito dovute all’immobilità che tardano a guarire.
Al riguardo, gli studi clinici segnalano gli effetti positivi dell’integrazione con aminoacidi essenziali e a catena ramificata. L’integrazione aminoacidica favorisce, infatti, la produzione di enzimi mitocondriali come la super-ossido dismutasi e la catalasi in grado di neutralizzare le sostanze ossidanti e contenere l’infiammazione.
La buona dieta contro le infezioni
Nel soggetto anziano ricoverato nei reparti di riabilitazione la supplementazione con aminoacidi essenziali riduce del 30% il rischio di infezioni. Si nota cioè una riattivazione delle funzioni del sistema immunitario. Gli studi hanno anche comprovato l’efficacia di questi nutrienti nel ridurre il rischio delle infezioni che possono svilupparsi nei pazienti con lesioni cerebrali in riabilitazione. Un adeguato apporto di aminoacidi si pone in questi casi come un’efficacia strategia per conservare le funzioni del sistema immunitario nei soggetti alle prese con fragilità.
Per lo stesso motivo nutrizione nel paziente post infettivo anche l’integrazione con specifici probiotici aiuta a conservare la difesa immunitaria.
Recuperare dopo l’ictus
Problemi di ridotta sintesi proteica a livello del muscolo si osservano anche nei pazienti colpiti da ictus sub-acuto, e di conseguenza colpiti da disfagia (difficoltà ad assumere il cibo), peraltro spesso costretti all’immobilità. Ciò contribuisce alla progressione della disabilità fisica. In questi soggetti, infatti, si va spesso incontro ad un aumento del catabolismo proteico, cioè alla distruzione delle fibre muscolari. Si è notato, al riguardo, che la somministrazione di aminoacidi essenziali riduce il catabolismo indirizzando il metabolismo dei muscoli nella giusta direzione. Nella stessa categoria di persone (ictus sub-acuto con problemi di deglutizione) si è anche visto che gli aminoacidi essenziali correggono, da un lato, le disfunzioni del sistema immunitario nel sangue periferico e, dall’altro, moderano la gravità della disfagia rendendo più agevoli le modalità di alimentazione.
Aminotrofic è costituito da aminoacidi essenziali qualitativamente e quantitativamente ben definiti che, migliorando la nutrizione, permettono di conservare l’autonomia fisica, con riduzione del rischio di fragilità, specie nel soggetto anziano. Una corretta nutrizione rappresenta l’unico modo per limitare e correggere le alterazioni metaboliche correlate a qualunque malattia media e chirurgica. Punto cruciale di una adeguata nutrizione è la tolleranza all’esercizio fisico, indispensabile per conservare o migliorare l’autonomia motoria, l’autosufficienza e la qualità della vita: una nutrizione con funzione riabilitativa.
Proxian è un integratore alimentare sinergico a base di microrganismi probiotici microincapsulati gastroprotetti Bifidobacterium lactis BS05 (DSM 23032) e Lactobacillus plantarum LP01 (LMG P-21021), in grado di favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale. Entrambi i microrganismi sono stati ampiamente caratterizzati per il loro potere antiossidante (BS05)1 ed anti-infiammatorio (LP01) documentato con prove in vitro.Proxian® favorisce l’equilibrio della flora batterica intestinale, che può risultare alterata a causa di fattori alimentari, organici o in seguito ad assunzione di antibiotici.